Non appena inizierete la diversificazione alimentare del vostro bambino, probabilmente vi chiederete se il vostro bambino sarà anche lui intollerante al glutine come voi.
Quindi anche se la celiachia non è strettamente ereditaria, gli studi dimostrano che esiste una predisposizione genetica: un genitore celiaco aumenta il rischio per il bambino di diventarlo da cinque a dieci volte. Alcuni pediatri suggeriscono di introdurre il consumo di alimenti con glutine fra i 4 e 6 mesi di vita ed a piccole dose.
Cosa fare se il mio figlio a ereditato della mia intolleranza al glutine?
Attualmente gli esperti in Allergologia ritengono che un bambino può diventare tollerante a un allergene se lui o lei lo asorba a piccole dosi. La guarigione di un’allergia alimentare è possibile e anche frequente, più o meno rapida, ma non è sempre completa, e per mantenerla, sarà necessario continuare a fare consumare al bambino gli alimenti che contengono l’allergene e conoscere la dose tollerabile da parte del bambino.
Dopo un tempo di astinanza rigoroso per guarire la pelle, intestino, bronchi, ecc, dosi infinitesimali di allergeni a seconda dei test cutanei analisi del sangue sono presentati al bambino per sviluppare la sua tolleranza.
Con l’allattamento al seno, è esattamente ciò che accade perché, volontariamente o involontariamente, la madre intollerante al glutine e quindi che segue una dita senza glutine fa piccole delle piccole eccezioni alla sua dieta senza glutine consumando certi prodotti con glutine, e cosi il bambino si abitua all’allergene contenuto nel latte materno.
Ovviamente questo precesso deve essere supervisionato da uno specialista in Allergologia che abbia un approccio che tenga conto del fatto che il bambino è attualmente in allattamento e lo sarà per un lungo periodo di tempo se i genitori Non considerano uno svezzamento prematuro.
In sintesi qualche regola per te mamma
- Informarsi sempre ancora e ancora. In caso di sospetto allergia in un bambino allattato al seno:
- Fare dei test presto nella vita e ripeterli,
- Cercare e trovare un medico esperto in allergologia aperto al dialogo con i genitori,
- Seguire una dieta di eviczione e cercare l’aiuto di un dietista specializzato in eviczione per te e per il tuo bambino
- Togliere dalla propria dieta alimenti come gli arachidi (dalla gravidanza soprattutto nelle famiglie a rischio allergie – cibo non nutrizionalmente indispensabile nei nostri paesi)
- Non Fidarsi troppo dei prodotti industriali ed entrare in cucina, (sapiamo con certezza quello mangiamo se lo cuciniamo noi)
- Attenzione alle allergie incrociate
- Farsi Prescrire un trattamento per riflussi gastro-esofageo se necessario,
- Leggere e rileggere le etichette dei prodotti industriali
- Non applicare alla pelle dei bambini prodotti cosmetici industriali che contengono alimenti come olio di mandorle dolci, germe di grano, latte di mucca, ecc, Non mettere sui capezzoli un prodotto contenente l’allergene di Lupin come Mustela
- Utilizzare i prodotti più naturali per la pulizia del sedere,
- Evitare il fumo passivo nel periodo prenatale e in poi
- Avvicinarsi ai genitori che hanno attraversato le stesse problematiche.