Realtà virtuale per curare le fobie

casco realtà virtule per curare le fobieCirca il 10% della popolazione è colpito da una fobia: si può ad esempio trattare della paura del vuoto, dell’aeroplano, dei luoghi chiusi, delle folle, dei ragni e di molte altre cose. In questo caso, i medici praticano essenzialmente le terapie comportamentali cognitive per insegnare al paziente fobico come affrontare le ansie nella situazione di cui hanno paura. I pazienti devono quindi affrontare la loro paura, al fine di capirle, abituarsi ed essere in grado di controllare le loro ansie.


Dal 2012 ad esempio al Centro ospedaliero universiatria di Marsiglia, lo psichiatra Eric Maddox tratta le persone con fobia utilizzando un casco di realtà virtuale che permette di confrontarli gradualmente con le loro la paure.
Ma il problema è che, molto spesso, è troppo difficile e troppo brutale per queste persone affrontare le loro fobia nel mondo reale. È su questo punto che la realtà virtuale rivoluziona il modo di trattare le persone fobiche. Il paziente affronterà la sua paura in un mondo virtuale 3D. Il casco di realtà virtuale rende possibile avere l’impressione di una vera immersione nella situazione reale. Così, contrariamente al confronto nel mondo reale dove a volte è difficile sfuggire (come per esempio per la paura dell’aeroplano), i pazienti possono togliere il casco in qualsiasi momento e alleviare la loro angoscia quando non ne possono più. Questo permette loro di progredire progressivamente e secondo il loro ritmo nella guarigione della fobia.

Lo psichiatra crea l’ambiente virtuale e lo adatta al tipo di fobia e al ritmo di guarigione del paziente

L’ambiente virtuale visto nel casco dal paziente è creato da zero dallo psichiatra. In realtà, le immagini virtuali devono essere adattate ad ogni paziente e devono evolversi in modo progressivo a seconda del ritmo di guarigione del paziente. Per esempio, per una persona agorafobica, (che ha paura della folla), il medico prima proporrà un mondo virtuale che rappresenta una sala cinematografica, ma dove sono presenti solo poche persone. Poi, nel corso delle sessioni, il medico aggiungerà gli individui alla stanza. Un altro esempio riguardante la paura dei ragni, il medico in primo luogo crea un ambiente in cui egli sarà posto una zampa di ragno, poi gradualmente si aggiungerà gli altri membri del ragno.

Serve in media 10-15 sedute per il paziente con un tasso di successo di 80-90%. Inoltre, al termine delle sedute virtuali, il medico accompagna i suoi pazienti confrontandosi con la loro paura, ma questa volta nella realtà fisica. Tuttavia, il paziente deve lavorare al di fuori delle sedute eseguendo esercizi di rilassamento per ottenere una terapia ancora più efficace.

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